
Inserito nelle giovanili del Boca Juniors, Lavezzi abbandonò da adolescente il calcio dopo dei dissidi con il Boca Juniors, società che deteneva il cartellino quando ancora era impegnato nelle giovanili. Decise di seguire il fratello lavorando come elettricista.
In questo periodo andò in prova alla Fermana del presidente Battaglioni. Era un ragazzo, aveva appena smesso con il calcio in Argentina e gli fu proposto di ricominciare in Italia. Fu scartato. « Troppo fumoso e inadatto al calcio italiano », sentenziarono nelle Marche.
Fu senza squadra finchè l'Estudiantes di Buenos Aires, allora club di terza serie, gli diede una nuova opportunità, ingaggiandolo all'età di 17 anni. Nell'Estudiantes segna 17 gol nel 2004.
San Lorenzo con parentesi genoana. Al termine del campionato, viene acquistato dal Genoa, impegnato in Serie B, che decide di lasciarlo un anno in prestito al San Lorenzo. Nell'estate del 2005 il Genoa lo fa tornare alla base per affrontare la Serie A appena conquistata.
In maglia rossoblu, fa il suo esordio, da titolare con maglia numero 10, il 23 luglio 2005 nella vittoriosa amichevole contro il Val Stubai, giocherà altre 2 gare (contro Olympiakos e Carrarese), ma un illecito sportivo relega il club ligure in Serie C1 e Lavezzi dopo solo un mese in maglia rossoblu fa ritorno in Argentina dove il San Lorenzo acquista definitivamente il suo cartellino. Con la maglia del club del quartiere Almagro di Buenos Aires continua ad offrire prestazioni di alto livello e conquista il Campionato di calcio argentino di Clausura del 2007 da assoluto protagonista.
Napoli Il 5 luglio 2007 passa al Napoli (coincidenza : è stato acquistato a 23 anni precisi dopo la presentazione di Diego Armando Maradona, datata 05 luglio 1984), firmando un contratto di 5 anni . Nel marzo del 2008 ha prolungato il contratto che lo lega al Napoli di un ulteriore anno, ossia fino al 2013. Il costo dell'operazione è stato di circa 6 milioni di euro.
Il 18 agosto 2007, alla sua seconda partita ufficiale italiana con la maglia del Napoli, ha realizzato una tripletta durante una partita di Coppa Italia contro il Pisa 3 goal. Questa era la prima tripletta di un giocatore del Napoli negli ultimi quattordici anni .
In campionato il suo primo gol arriva alla seconda giornata nella vittoriosa trasferta di Udine . Ma il suo primo goal in Serie A al San Paolo con la maglia del Napoli arriva contro la Reggina il 4 Novembre 2007.
Il 13 aprile 2008 nella partita contro l'Atalanta ha realizzato un gol con la mano (considerato involontario), proprio come fece il suo idolo Diego Armando Maradona cui è, forse prematuramente, paragonato.
Al momento è il calciatore di serie A che ha subito il maggior numero di falli nella stagione in corso (130).
Giudizio Già durante il girone d'andata si rivela decisivo per la manovra offensiva degli azzurri, data la sua imprevedibilità, associata ad una velocità davvero fuori dal comune, tale da renderlo particolarmente efficace nei dribbling. Nonostante queste caratteristiche, tipiche di un calciatore che predilige azioni personali, è soprattutto come assist-man che si mette in luce, contribuendo agli inserimenti dei centrocampisti e alle realizzazioni dei compagni di reparto.
L'impatto con il campionato italiano, in questi primi mesi, è stato talmente positivo che era impossibile passasse inosservato agli addetti ai lavori, i quali inseriscono Lavezzi tra le migliori intuizioni del mercato estivo, sebbene inizialmente avesse destato qualche perplessità.
Nazionale: Il 18 aprile 2007 esordisce in Nazionale entrando nella ripresa nell'amichevole contro il Cile. Mentre con la Nazionale Olimpica il 6 febbraio 2008 segna il suo primo gol in un'amichevole contro il Guatemala. Fa parte dei pre-convocati della Nazionale Olimpica Argentina, assieme ad assi del calibro di Messi, Agüero, Riquelme e Navarro, il quale mililta anch'egli nel Napoli (acquistato nel mercato di gennaio).
CaratteristicheLavezzi è un attaccante che fa della velocità la sua arma vincente. Predilige giocare sulle fasce, dove riesce a saltare agevolmente l'avversario e a servire cross velenosi anche in condizioni precarie di equilibrio. E' un elemento che per le sue caratteristiche subisce molti falli, spesso d'ammonizione. Ricorre frequentemente a triangolazioni rapide con le quali cerca di arrivare in porta e calciare radente col piede preferito: il destro. Non disdegna di tirare in porta col sinistro, col quale ha dimostrato di saper anche crossare egregiamente. Possiede una eccellente tecnica ma può diventare prevedibile partendo da fermo: ciò lo porta a svariare sul fronte d'attacco e a cercare spazi da attaccare. è altresì devastante in accelerazione. La giovane età fa ben sperare che i suoi pochi difetti vengano costantemente limati e che diventi un calciatore di fama mondiale.
Carriera Estesa Anno Squadra Categoria Presenze Reti Coppa Nazionale Presenze Reti 2003-04 Estudiantes Tercera División 39 17.2004-05 San Lorenzo Primera División 29 9.2005-06 San Lorenzo Primera División 22 9.2006-07 San Lorenzo Primera División 33 7.2007-08 Napoli Serie A 30 8 Coppa Italia 4 8
PalmarèsCampionato di calcio argentino - Clausura: 1 San Lorenzo: 2007
Soprannomi Il soprannome El Pocho gli è stato dato quando giocava in Argentina. La parola pochosi dice che ha due significati: può voler dire, se riferito ad indumenti, l'equivalente dell'italiano scolorito. Ma rivolto a persone, viene usato come vezzeggiativo, ed in questo significato non ha corrispondenti in italiano, se non come "piccolino", in senso affettuoso.Ma in un intervista su sky,lavezzi ha detto che pocho non vuol dire niente.
L'altro soprannome con cui era giunto in Italia è El Loco: questo soprannome non gli dà affatto fastidio, come da egli stesso dichiarato in un'intervista su Sky nella trasmissione SpaccaNapoli, intervista in cui ha spiegato che il soprannome di cui sopra gli fu attribuito dal suo mister durante la stagione all'Estudiantes B.A.; ai microfoni di Sky ha oltrettutto chiarito che il soprannome El Pocho non ha alcun significato nè in argentino nè in italiano.
Tatuaggi Lavezzi ha ben 18 tatuaggi se non mi sono informato male tra cui: gli stemmi del San Lorenzo, squadra in cui si è guadagnato una particolare celebrità, e del Rosario Central, squadra per cui tifa, una pistola sul fianco che usava per "sparare" i compagni dopo i suoi gol durante la sua esperienza nel club di Almagro, e Maradona che palleggia, sfoggiato a Napoli dopo la partita contro il Catania. Ultimo tatuaggio, una ragazza indiana, in posa abbastanza disinvolta, disegnata sul polpaccio con una mantella di colore azzurro, in omaggio al Napoli, mostrato il 13 aprile 2008 nella partita contro l'Atalanta. Inoltre sul pettorale sinistro ha tatuato il volto del nostro Signore Gesù Cristo.
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