lunedì 28 ottobre 2013

CLEMENTE RUSSO SI CONFERMA ANCORA CAMPIONE DEL MONDO

La Terra dei Fuochi non produce solo veleni.....
Tatanka sul tetto del mondo Clemente Russo torna d’oro, si conferma campione iridato dei massimi ad Almaty 2013 dominando il russo Thishenko 3-0. Lo sfidante dell’azzurro ha avuto solo una preferenza nella terza ripresa, ma sul ring c’era solo lui: Tatanka, un soprannome che Russo ha acquisito da quando s’impose a Chicago nel 2007, nella spedizione più ricca del pugilato azzurro dilettanti. Un’Italia che gode con il suo divo, e si accontenta anche dei bronzi nei leggeri di Domenico Valentino e nei supermassimi di Roberto Cammarelle entrambi avrebbero meritato maggior fortuna

Per il reuccio di Marcianise, 31 anni, doppio argento olimpico nella categoria più prestigiosa e gran protagonista da anni delle World Series , si tratta di una vera impresa, costruita proprio durante la rassegna disputata ad Almaty. Russo è l’unico ad aver raccolto l’oro di scuola non dell’est europea o cubana. La gestione della finale è stata esemplare per l’azzurro: dominato il primo round (10-9), con alcune combinazioni davvero efficaci, l’azzurro ha atteso la reazione del rivale senza scomporsi nel secondo round, senza sprecare inutili energie, senza rischiare nulla. E forte di due riprese così ben orchestrate sul quadrato, ha atteso gli ultimi inevitabili sfoghi di Thishenko, che vantava un precedente favorevole prima dei giochi di londra per controllare e chiudere trionfalmente una finale presa forse contro il miglior avversario, l’azero Mammadov. Russo ha messo tutto il suo ardore, ma anche la sua calma ed esperienza, al cospetto di un avversario mancino e più alto  già campione europeo, ma anche meno dinamico e senza il pugno demolitore. Nel finale invece Clemente ha trovato anche un diretto preciso al volto con il quale ha dimostrato la sua maggior caratura e completezza tecnica, probabilmente effetto dell'esperienza con i Thunder, in una boxe che sta cambiando. E Russo c’era prima, c’è adesso, ha sempre avuto una straordinaria continuità, pur facendo anche altre cose: dal cinema alla tv. Un pugile moderno, in questo senso, ma senza aver perso l’umiltà e la determinazione feroce che serve per arrivare fino in fondo, resistere e vincere.

Per Russo, questi Mondiali erano quelli della verità: dopo sette mesi di stop e tanti anni di sacrifici, Tatanka cercava la conferma che la classe resta innata e che adesso potrà pensare serenamente all’unico obiettivo che gli manca, l’oro olimpico ai Giochi di Rio 2016. Una medaglia per la moglie Laura Maddaloni, con la quale ha condiviso anche mesi difficili per la nascita prematura delle gemelle. Una medaglia per la boxe azzurra che resta viva in una transizione continua ma sempre dipendente dai tre dioscuri. Dopo due Mondiali a secco, Clemente si riprende l’oro che forse qualcuno non s’aspettava più. Tatanka è tornato d’oro, Tatanka può tornare a ballare. Nessuno a parte Teofilo Stevenson, Felix Savon e Shannon Briggs avevano ripetuto il titolo iridato dei massimi. Russo ora entra nella leggenda....

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